A Lucca, ogni tanto torna alla ribalta il Mercato ambulante. “Rinascimento
Lucca”, passionisti del bello con Vittorio Sgarbi, prova a valutare questo
problema nel suo complesso, senza le solite strumentalizzazioni post
elettorali.
Il Mercato ambulante è molto cresciuto i questi ultimi anni anche a
causa della crisi economica: più clienti per i prezzi abbordabili, più
ambulanti come nuova occasione di lavoro. In via dei Bacchettoni era debordante,
di qui la necessità di spostarlo fuori dalle mura. Alle Tagliate o in altro
posto: in centro non può più stare, sia per la dimensione che per la presenza
di troppi banchi di cineserie, non in linea con il centro-storico che Lucca
merita. Nessuna gogna razzista o classista, un Mercato come l’attuale, di
dimensioni immense, per tutte le tasche, deve rimanere ed essere tutelato, ma
senza violentare il nostro pregevole centro storico con decine e decine di furgonati
di pannuccia cinese, ogni mercoledì e sabato. Bene questo mercato ambulante: ma
fuori dalle Mura, dove è anche più facile arrivare e parcheggiare.
Diverso il discorso su altri mercati da aggiungere a questo
tradizionale, che, in vero, di tradizionale non ha più nulla: è cosa molto
diversa dal passato, per la globalizzazione commerciale. A Lucca vanno lanciati
nuovi piccoli mercati che diano valore aggiunto al nostro centro, che siano eventi
di accoglienza per il turista e di occasione di venire “in città”, per lucchesi
e non. Abbiamo esempi illustri: dal Mercato di Cours Saleya nell’antico centro
storico di Nizza, al Mercato della domenica di Forte dei Marmi: Mercati di
qualità, di grande interesse, che sono occasione di incontri e commercio che
valorizzano i centri storici che li ospitano. Nuovi Mercati per il centro ma
anche per i paesi e le frazioni, rispettando vivibilità, decoro e il “garbo” mai
da dimenticare, da chi vuole bene a Lucca, alla sua bellezza, al suo sviluppo.
by francesco colucci
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