rinascimentodilucca

martedì 29 agosto 2017

Di Simo, una offesa a Lucca!!

La bellezza di Lucca ha due gravi ferite: l’Antico Caffè Caselli-Di Simo e l’Antico Caffè delle Mura, due dei Caffè Storici più significativi in Italia. Due situazioni assai diverse ma da risolvere per il bello di Lucca, che Rinascimento sta cercando di risollevare con interventi, possibili e mirati. Il Caffè Di Simo, nella prestigiosa via Fillungo, considerato uno dei luoghi più interessanti della memoria della cultura lucchese, è chiuso da anni per un diatriba privata di cui nulla ci importa. Due i problemi: Cosa osta alla sua riapertura e perché nel frattempo è ridotto a ignobile latrina di sporcizia nel salotto buono di Lucca. Quest’ultimo punto, è il più facile da risolvere e il più inspiegabile: Possibile che nessuno transitando per via Fillungo, veda l’orrenda storica vetrina, sfondata, annerita dal sudicio e dalla polvere? Che nessuno veda e provveda al cumolo di sporcizia accatastato in bella vista fra serranda e porta e all’interno dello storico negozio? O non veda, alzando gli occhi, i vetri e le persiane sfondate al primo piano, che rischiano di cadere in testa ai passanti? Cosa suggerisce Rinascimento? Una ordinanza del Sindaco che ingiunga a proprietari e gestori, di pulire e sistemare immediatamente tutto ciò che deturpa l’esterno dello storico caffè e ferisce il decoro di via Fillungo. Mancata riapertura: verificato il perdurare di questa inaccettabile situazione, il Comune potrebbe valutare la possibilità di chiedere allo Stato, ai sensi dell’art. 95, D. Leg.vo 22 gennaio 2004, n. 42, l’espropriazione del Caffè, per impedire l’ulteriore degrado del bene culturale, garantirne la messa in sicurezza e un utilizzo unicamente culturale, destinandolo alla Fondazione Puccini.

Rinascimento Lucca by francesco colucci




venerdì 25 agosto 2017

Acquedotto del Nottolini: Avanti a piccoli passi, con ottimismo.


Dopo due anni di segnalazioni e articoli sulla stampa, il Consorzio di Bonifica è intervenuto tagliando i pioppi che ostruivano la fossa demaniale lungo l’Acquedotto del Nottolini, a San Concordio: pioppi che, con le grandi chiome appoggiate alle volte del Monumento, ne minacciava la stabilità. Un ottimo lavoro che il Consorzio proseguirà escavando la fossa anche sotto l’autostrada per andare a collegarsi con l’ Ozzeretto, impedendo i possibili allagamenti già avvenuti in passato. Quasi risolto questo problema, “Rinascimento Lucca” proseguendo la strada di stimolare la realizzazione di opere “minori” a basso costo, ma che incidono fortemente sulla bellezza di Lucca, suggerisce ora un mini intervento su “Tempietto”. Aggredito da visitatori pericolosi: La recinzione metallica è stata in un punto divelta, la cancellata originale aperta, la porta sfondata, alberi ed erbacce assediano il Monumento, da cui si accede sia al percorso aereo (ove persone sono state viste fare gli equilibristi) che al Baluardo San Colombano, con un tunnel percorribile. Crediamo che un intervento di ripristino della rete di protezione e delle aperture originali forzate, sia di modesto costo, così come ripulire l’area dal verde e dai rifiuti. Sarebbe opportuno controllare i ponteggi messi in passato a prevenzione di eventuali crolli e togliere l’orrenda ed inutile rete di plastica arancione. Questo piccolo intervento garantirebbe la sicurezza del Monumento e lo renderebbe più gradevole alla vista dei Turisti, in attesa che la Fondazione CRLucca si ricordi di onorare il grande architetto e ingegnere lucchese, con il restauro complessivo del Monumento.

Rinascimento Lucca by francesco colucci




https://rinascimentodilucca.blogspot.it/


martedì 22 agosto 2017

Salvaguardiamo il bello di Lucca

I dati positivi delle presenze turistiche a Lucca non possono che rallegrare perché porteranno sollievo all’economia lucchese e al mercato del lavoro..
Questi maggiori flussi turistici accentueranno alcuni problemi di degrado della città. Crediamo come “Rinascimento” che qualcosa andrebbe fatto perché Lucca non corra questi rischi e sia  sempre più bella e accogliente, puntando alla collaborazione con le strutture turistiche e i loro clienti. Si tratta di far capire che preservare la bellezza della nostra città è interesse comune e per farlo è necessario seguire alcune regole. La prima cosa è informare i nostri visitatori su alcune, poche, regole che tutti dovrebbero seguire, per il mantenimento del bello a Lucca: una mini guida in più lingue, fatta distribuire dall’ufficio info, dalle varie strutture ricettive, dai ristoranti, dalle guide.
Vi potrebbe essere scritto, per esempio, che è vietato andare il giro per città in costume da bagno, in canotta, in ciabatte di plastica. Che non si può mangiare o dormire per terra e sugli scalini delle Chiese e dei Monumenti. Per chi ha necessità di mangiare qualcosa al sacco vi sarà allegata anche una mini cartina ove trovare, sulle Mura o nei Giardini pubblici, tavolini e cestini. Si potrebbero utilizzare alcuni pensionati, come una volta si faceva per l’uscita delle scuole, per parlare cortesemente ai turisti che bivaccano in terra per informarli che non è possibile farlo. Gli esercenti che vendono bevande e cibi da asporto dovrebbero avere cestini esterni, ampi e pubblicizzati e consegnare al cliente una stampa che inviti a gettare carte e contenitori nei cestini. Crediamo che creare qualche semplice regola, da far osservare con l’informazione e il dialogo, oltre a portarci ad avere una città più curata, porterebbe a Lucca una grande pubblicità in positivo sul mercato del turismo internazionale, che si ripercuoterebbe in aumenti di presenze. I primi a cui non piace vivere i meravigliosi centri storici italiani nel degrado, sono i turisti e sapere che a Lucca vi è un controllo e una salvaguardia per curare il bello della città, potrebbe anche molti consensi.

Rinascimento Lucca by francesco colucci




sabato 19 agosto 2017

Un Mercato tira l'altro...


 A Lucca, ogni tanto torna alla ribalta il Mercato ambulante. “Rinascimento Lucca”, passionisti del bello con Vittorio Sgarbi, prova a valutare questo problema nel suo complesso, senza le solite strumentalizzazioni post elettorali.
Il Mercato ambulante è molto cresciuto i questi ultimi anni anche a causa della crisi economica: più clienti per i prezzi abbordabili, più ambulanti come nuova occasione di lavoro. In via dei Bacchettoni era debordante, di qui la necessità di spostarlo fuori dalle mura. Alle Tagliate o in altro posto: in centro non può più stare, sia per la dimensione che per la presenza di troppi banchi di cineserie, non in linea con il centro-storico che Lucca merita. Nessuna gogna razzista o classista, un Mercato come l’attuale, di dimensioni immense, per tutte le tasche, deve rimanere ed essere tutelato, ma senza violentare il nostro pregevole centro storico con decine e decine di furgonati di pannuccia cinese, ogni mercoledì e sabato. Bene questo mercato ambulante: ma fuori dalle Mura, dove è anche più facile arrivare e parcheggiare.
Diverso il discorso su altri mercati da aggiungere a questo tradizionale, che, in vero, di tradizionale non ha più nulla: è cosa molto diversa dal passato, per la globalizzazione commerciale. A Lucca vanno lanciati nuovi piccoli mercati che diano valore aggiunto al nostro centro, che siano eventi di accoglienza per il turista e di occasione di venire “in città”, per lucchesi e non. Abbiamo esempi illustri: dal Mercato di Cours Saleya nell’antico centro storico di Nizza, al Mercato della domenica di Forte dei Marmi: Mercati di qualità, di grande interesse, che sono occasione di incontri e commercio che valorizzano i centri storici che li ospitano. Nuovi Mercati per il centro ma anche per i paesi e le frazioni, rispettando vivibilità, decoro e il “garbo” mai da dimenticare, da chi vuole bene a Lucca, alla sua bellezza, al suo sviluppo.

by francesco colucci