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giovedì 14 settembre 2017

Rinascimento! Avanti tutta con Vittorio Sgarbi e Giulio Tremonti

Rinascimento Lucca era presente mercoledì alla presentazione del libro-manifesto Rinascimento di Vittorio Sgarbi e Giulio Tremonti alla Fondazione Corriere della Sera a Milano. Pubblico delle grandi occasione gremiva all’inverosimile la grande sala delle conferenze ma anche un'altra sala frettolosamente aperta con maxi schermo per dare possibilità di ascolto alle oltre 400 persone intervenute alla nascita ufficiale del nuovo Movimento Sgarbi-Tremonti che una indagine di mercato da già intorno al 4% in pochi giorni di vita e che Vittorio e Giulio pensano di poter attestare sopra il 15% nelle prossime elezioni politiche
Ha preso la parola anche il cantante Morgan, candidato di Rinascimento alle prossime elezioni siciliane insieme al candidato presidente Sgarbi, che i sondaggi di questi giorni danno ad un percentuale oltre il 5% a campagna elettorale non ancora iniziata.
A precisa domanda da me fatta a Sgarbi quando tornerà a Lucca ha risposto “prestissimo anche nei prossimi giorni” visto che Lucca è stata una delle città campione per testare l’interesse verso il nuovo Movimento Rinascimento, che non sarà un vero partito, con sezioni e organi pletorici ma che punterà ad un presenza molto partecipata sul web, un po’ come quella dei 5 stelle, ma senza quei criteri oligarchici, scarsamente democratici e di interesse privato di Grillo-Casaleggio.
Per avere un resoconto della presentazione di mercoledì 13 settembre a Milano pubblichiamo l’articolo uscito il 14 sul Corriere della Sera.

«Noi, illuminati in missione contro il Medioevo della Rete»
Sgarbi e Tremonti presentano il «manifesto» di Rinascimento: triplicheremo i voti di Scelta civica

A Milano Giulio Tremonti e Vittorio Sgarbi ieri all’incontro della
La bellezza salverà il mondo? Lo sosteneva un padre dell’Umanesimo come Leon Battista Alberti ed è un ideale che connota le pagine di Rinascimento, con la cultura (non) si mangia di Vittorio Sgarbi e Giulio Tremonti.
Il libro, presentato ieri sera alla Fondazione Corriere della Sera da Piergaetano Marchetti, è anche un meta-programma del movimento politico al quale il critico d’arte e l’ex ministro dell’Economia stanno dando vita. Un movimento stimato ieri, praticamente alla nascita, già intorno al 3,8% (società di ricerche GPF), ma con ambizioni, «avendo Tremonti quella di triplicare quanto fatto da Monti con Scelta civica», afferma Sgarbi.
Per gli autori, il Rinascimento è stato qualcosa di italiano e universale, che vale più che il globale di oggi. «Ora siamo precipitati nel Medioevo ipermoderno della Rete — dice Tremonti —: ma cosa c’è dietro? Come è nella missione degli illuminati, e come è tipico delle élite, si utilizza maxipotere per fare il bene dell’umanità, si considera un anno zero e si vuole dare al mondo un nuovo ordine». La presentazione di ieri ha chiarito le critiche che il movimento muove alla contemporaneità e ipotesi di lavoro. In Italia «va bene solo chi non fa nulla»; è un Paese dominato da una iperlegislazione (nel 2016 ben 12 chilometri di leggi sulla Gazzetta Ufficiale), che subisce le «Repubbliche digitali ree di aver sostituito la coscienza con il profilo Facebook», che subisce la globalizzazione e con un potere dello Stato destrutturato dalle leggi Bassanini.
Al grido di battaglia «Gli Uffizi valgono più della Volkswagen» (Sgarbi) il neo-movimento pare collocarsi in un’area liberale, di «sovranismo dolce» (Marchetti), popolare ma non populista. «Ci sono momenti, nella storia dei popoli, in cui si deve e si può interrompere la sottomissione per alzare la bandiera dell’orgoglio sovrano. Oggi siamo calpesti e derisi — ripete Tremonti — come quando Metternich definiva l’Italia solo una espressione geografica». Proposte? Detassazione, avvio di un referendum per rimuovere dalla Costituzione la clausola di sottomissione ai vincoli europei e notifica all’Ue della richiesta di «eccezione italiana».
Intanto Sgarbi, candidato in Sicilia, si sta muovendo su percentuali tra il 4,2 e il 5,7%. Tremonti lo fa andare avanti.




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