Rinascimento
Lucca era presente mercoledì alla presentazione del libro-manifesto
Rinascimento di Vittorio Sgarbi e Giulio Tremonti alla Fondazione Corriere
della Sera a Milano. Pubblico delle grandi occasione gremiva all’inverosimile
la grande sala delle conferenze ma anche un'altra sala frettolosamente aperta
con maxi schermo per dare possibilità di ascolto alle oltre 400 persone
intervenute alla nascita ufficiale del nuovo Movimento Sgarbi-Tremonti che una
indagine di mercato da già intorno al 4% in pochi giorni di vita e che Vittorio
e Giulio pensano di poter attestare sopra il 15% nelle prossime elezioni
politiche
Ha
preso la parola anche il cantante Morgan, candidato di Rinascimento alle
prossime elezioni siciliane insieme al candidato presidente Sgarbi, che i
sondaggi di questi giorni danno ad un percentuale oltre il 5% a campagna
elettorale non ancora iniziata.
A
precisa domanda da me fatta a Sgarbi quando tornerà a Lucca ha risposto “prestissimo
anche nei prossimi giorni” visto che Lucca è stata una delle città campione per
testare l’interesse verso il nuovo Movimento Rinascimento, che non sarà un vero
partito, con sezioni e organi pletorici ma che punterà ad un presenza molto
partecipata sul web, un po’ come quella dei 5 stelle, ma senza quei criteri
oligarchici, scarsamente democratici e di interesse privato di
Grillo-Casaleggio.
Per
avere un resoconto della presentazione di mercoledì 13 settembre a Milano
pubblichiamo l’articolo uscito il 14 sul Corriere della Sera.
«Noi,
illuminati in missione contro il Medioevo della Rete»
Sgarbi
e Tremonti presentano il «manifesto» di Rinascimento: triplicheremo i voti di
Scelta civica
A
Milano Giulio Tremonti e Vittorio Sgarbi ieri all’incontro della
La
bellezza salverà il mondo? Lo sosteneva un padre dell’Umanesimo come Leon
Battista Alberti ed è un ideale che connota le pagine di Rinascimento, con la
cultura (non) si mangia di Vittorio Sgarbi e Giulio Tremonti.
Il
libro, presentato ieri sera alla Fondazione Corriere della Sera da Piergaetano
Marchetti, è anche un meta-programma del movimento politico al quale il critico
d’arte e l’ex ministro dell’Economia stanno dando vita. Un movimento stimato
ieri, praticamente alla nascita, già intorno al 3,8% (società di ricerche GPF),
ma con ambizioni, «avendo Tremonti quella di triplicare quanto fatto da Monti
con Scelta civica», afferma Sgarbi.
Per
gli autori, il Rinascimento è stato qualcosa di italiano e universale, che vale
più che il globale di oggi. «Ora siamo precipitati nel Medioevo ipermoderno
della Rete — dice Tremonti —: ma cosa c’è dietro? Come è nella missione degli
illuminati, e come è tipico delle élite, si utilizza maxipotere per fare il
bene dell’umanità, si considera un anno zero e si vuole dare al mondo un nuovo
ordine». La presentazione di ieri ha chiarito le critiche che il movimento
muove alla contemporaneità e ipotesi di lavoro. In Italia «va bene solo chi non
fa nulla»; è un Paese dominato da una iperlegislazione (nel 2016 ben 12
chilometri di leggi sulla Gazzetta Ufficiale), che subisce le «Repubbliche
digitali ree di aver sostituito la coscienza con il profilo Facebook», che
subisce la globalizzazione e con un potere dello Stato destrutturato dalle
leggi Bassanini.
Al
grido di battaglia «Gli Uffizi valgono più della Volkswagen» (Sgarbi) il
neo-movimento pare collocarsi in un’area liberale, di «sovranismo dolce»
(Marchetti), popolare ma non populista. «Ci sono momenti, nella storia dei
popoli, in cui si deve e si può interrompere la sottomissione per alzare la
bandiera dell’orgoglio sovrano. Oggi siamo calpesti e derisi — ripete Tremonti
— come quando Metternich definiva l’Italia solo una espressione geografica».
Proposte? Detassazione, avvio di un referendum per rimuovere dalla Costituzione
la clausola di sottomissione ai vincoli europei e notifica all’Ue della
richiesta di «eccezione italiana».
Intanto
Sgarbi, candidato in Sicilia, si sta muovendo su percentuali tra il 4,2 e il
5,7%. Tremonti lo fa andare avanti.
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